Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. (Lao Tzu)

Sezione Botanica - Alberi e Arbusti
Gruppo Lavoro: Arianna MARTOLINI - Cristian CUCCHIARA - Andrea CRISTIANO

Sezione Botanica - Alberi e Arbusti

Rubus ulmifolius  Schott  1818 ( Rovo )
Famiglia: Rosaceae
Chioma: Il rovo è un arbusto spinoso perenne, sarmentoso ovvero con tralci aerei a sezione pentagonale molto lunghi dotati di spine arcuate. È una semicaducifoglia poiché molte foglie permangono durante l'inverno.
Fusto: Tralci aerei eretti e/ penduli verdi sempre più chiari con venature più scure, a sezione pentagonale muniti di spine arcuate.
Foglie: Le foglie sono imparipennate costituite da 3-5 foglioline a margine seghettato di colore verde scuro, ellittiche o obovate e bruscamente acuminate, con pagina superiore glabra e pagina inferiore dotata di peli bianchi.
Fiore: I fiori bianchi o rosa compaiono in giungo e sono composti da cinque petali e cinque sepali. Sono raggruppati in racemi a formare infiorescenze di forma oblunga o piramidale.
Frutti: Il frutto commestibile chiamato mora è composto da numerose piccole drupe, verdi al principio, poi rosse e infine nerastre a maturità. In Italia il frutto è maturo in agosto e settembre; il gusto è variabile da dolce ad acidulo.
Habitat: La moltiplicazione della pianta avviene per propaggine apicale (riproduzione sessuale attraverso i semi contenuti nelle drupe) o talea (riprosuzione vegetale attraverso l'interramento di rami che radicano). La pianta è caratteristica di terreni leggermente umidi. È considerata una specie vegetale infestante in quanto tende a diffondersi rapidamente e si eradica con difficoltà né con il taglio né con l'incendio. Poiché è una pianta eliofila, tollera poco l'ombra degli altri alberi, pertanto si riscontra ai margini dei boschi e lungo i sentieri, nelle siepi e nelle macchie. Spesso i rovi formano delle vere barriere intransitabili soprattutto in ambienti boschivi marginali o aree ruderali degradati.
Fiori
Tralci con spine e foglie
Frutti
Note: Il frutto è delicato ed è commercializzato come frutto di bosco utilizzato per guarnire dolci, yogurt e gelati oppure trasformato in marmellate, gelatine, sciroppi, vino e acquavite (Ratafià). Tradizionalmente, i giovani germogli di primavera vengono lessati brevemente e consumati con olio, sale e limone oppure colti nel primo pomeriggio, lavati e lasciati a macerare in una brocca di acqua fredda tutta la notte, danno una deliziosa e aromatica acqua depurativa per la riattivazione delle funzioni intestinali e l'espulsione delle tossine accumulate nel periodo invernale.
Autore Scheda: Andrea Cristiano   Autore Foto: Andrea Cristiano

NOTA BENE E RACCOMANDAZIONI
LE SPECIE VEGETALI RIPORTATE NELLE PRESENTI SCHEDE SONO STATE RACCOLTE E DETERMINATE DALL’AUTORE DELLA SCHEDA QUALE PERSONA DI ESPERIENZA E CONOSCENZA DELLA SPECIE VEGETALE TRATTATA. LE STESSE SCHEDE VENGONO PUBBLICATE AI FINI DIVULGATIVI. IL GRUPPO MICOLOGICO CECINESE E GLI AUTORI DELLE MEDESIME SCHEDE DECLINANO OGNI RESPONSABILITA’ DERIVANTE DA UN INAPPROPRIATO COMPORTAMENTO DI TERZI IN MERITO AL CONSUMO DELLE SPECIE VEGETALI SENZA DETERMINAZIONE CERTA DEI LORO RACCOLTI O IN MERITO AL LORO UTILIZZO MEDICINALE O TERAPEUTICO.
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