"Star bene con le Erbe"
Chi si prende cura della natura, vive con se stesso!

Sezione Botanica - Erbe
Gruppo Lavoro: Arianna MARTOLINI - Cristian CUCCHIARA - Andrea CRISTIANO

Sezione Botanica - Erbe

Borago officinalis  L.   ( Borragine )
Famiglia: Boraginaceae
Radici: Sottili e ramificate.
Fusto: Eretto e ramoso in alto, rossastro nelle prime fasi di sviluppo. Tutta la pianta è caratterizzata dalla presenza di lunghe setole subspinose, che la rendono ispida.
Foglie: Le inferiori sono ovate con margine dentato, con evidente nervatura, picciolate e raggruppate a rosetta. Le cauline sono lanceolate, brevemente picciolate, diminuiscono di dimensione salendo sul fusto. Tutte le foglie sono verdi-scure e presentano ovunque una ruvida peluria.
Fiore: I fiori sono riuniti in una densa infiorescenza apicale, pendula in piena fioritura, con lunghi pedicelli che presentano una corolla con cinque petali lobati di un colore azzurro-blu. Gli stami sono 5 e sono scuri, nerastri, appressati a formare un tipico cono, circondati da antere di un viola intenso. I sepali sempre in numero di 5 sono stretti e lanceolati si aprono per fare spazio al fiore fino a richiudersi intorno al frutto.
Frutti: Acheni trigoni allungati, tipicamente rugolosi.
Habitat: Pianta originaria del bacino del mediterraneo ed introdotta per coltivazione in tutto il globo. Predilige i terreni concimati ed i luoghi umidi o argillosi. Ma la possiamo trovare anche lungo i margini delle strade, nelle bordure dei giardini nelle aiuole cittadine.
Commestibilità: Commestibile
Infiorescenze
Particolare del fiore
Foglie
Note: E' una pianta largamente usata in cucina e base per molti piatti delle tradizioni regionali. Principalmente viene consumata cotta per eliminare la peluria di cui è ricoperta ma le giovanissime e tenere foglie possono essere consumate anche crude nelle insalate. Possono essere consumate anche le infiorescenze, spesso pastellate e fritte, e i fiori usati per aromatizzare e colorare pietanze. E' comunque sconsigliato mangiarne notevoli quantità, specialmente allo stato crudo, in quanto contiene alcaloidi pirrolizidinici, riscontrati in varie fasi della crescita, che sono altamente nocivi per il fegato. Nelle tradizione popolare è usata per abbassare la febbre e calmare la tosse secca, nonchè come diuretico ed emolliente. Dai semi della pianta viene inoltre estratto un olio, dalle spiccate proprietà anti-infiammatorie e con un notevole tasso di acido linoleico.
Autore Scheda: Cucchiara Cristian   Autore Foto: Cucchiara Cristian

NOTA BENE E RACCOMANDAZIONI
LE SPECIE VEGETALI RIPORTATE NELLE PRESENTI SCHEDE SONO STATE RACCOLTE E DETERMINATE DALL’AUTORE DELLA SCHEDA QUALE PERSONA DI ESPERIENZA E CONOSCENZA DELLA SPECIE VEGETALE TRATTATA. LE STESSE SCHEDE VENGONO PUBBLICATE AI FINI DIVULGATIVI. IL GRUPPO MICOLOGICO CECINESE E GLI AUTORI DELLE MEDESIME SCHEDE DECLINANO OGNI RESPONSABILITA’ DERIVANTE DA UN INAPPROPRIATO COMPORTAMENTO DI TERZI IN MERITO AL CONSUMO DELLE SPECIE VEGETALI SENZA DETERMINAZIONE CERTA DEI LORO RACCOLTI O IN MERITO AL LORO UTILIZZO MEDICINALE O TERAPEUTICO.
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