"Quali sono i funghi che si possono mangiare? Tutti, indistintamente! Ma alcuni, una volta sola.

Micologia - Microscopia - Studio Schede Funghi
Gruppo Lavoro: Andrea CRISTIANO - Marco RAUMI - Carlo GIGLIO

Micologia - Microscopia Studio Schede Funghi

Micologia - Microscopia Studio Schede Funghi


Chlorophyllum brunneum  (Farl. & Burt) Vellinga  2002
Cappelli distesi con ornamentazioni
Stadi di crescita ed arrossamenti carne
Gambo senza ornamentazioni ed arrossamenti
Cappello/Carpoforo: Diametro fino a 25 cm, prima emisferico, convesso ed infine appianato con umbone largo e il margine contratto. Cuticola liscia nei giovani esemplari che si dissocia in squame regolari bruno rossicce disposte a cerchi concentrici su fondo biancastro specilamente verso il borso mentre al centro del disco si concentrano in grossa placca brunstra-rosso nocciola.
Imenoforo: Lamelle libere, larghe, arrossanti e poi imbrunenti con l’età o al tocco.
Stipite: Altezza fino a 20 cm, cilindrico rastremato in sommità, cavo, poco slanciato (solitamente più corto del diametro del cappello) con un bulbo nettamente marginato ricoperto da residui terrosi, liscio senza ornamentazioni, di colore bianco brunastro, arrossante al taglio o all'urto. Anello semplice, ampio e fioccoso con la parte inferiore brunastra.Facilmente staccabile dal cappello.
Carne: Bianca che vira al rosa-arancio e poi rosso su tutto il carpoforo, odore fungino e sapore mite.
Ambiente: Cresce dall’estate all’autunno più o meno gregario in giardini e aree ruderali incolte preferibilmente sotto cipresso ove il terreno risulta ricco di sostanze organiche.
Microscopia: Spore ellissoidali, lisce 8,5 – 12,0 x 6,0 – 8,0 micron, cheilocistidi clavati. Sporata in massa bianca.
Giovani esemplari
Esemplare in ambiente
Giovani esemplari
Commestibilità: Tossico
Note: La sua sosia commestibile risulta essere Macrolepiota procera, che però ha un gambo slanciato e decorato da zebrature, ha un bulbo meno marginato e la carne non vira. Più simile è il Chlorophyllum rachodes ha le squame del cappello più grandi e di diverso colore, l’anello doppio, bulbo meno marginato ed in genere un portamento meno tozzo, inoltre ha crescita in zone montane e differenze microscopiche (cheilocistidi di solito sferici con peduncolo assottigliato spesso catenulati, spore con apice tronco o arrotondato). Chlorophyllum venenatum ha l'anello semplice e bulbo marginato ma non possiede giunti a fibbia alla base dei basidi e dei cistidi.
Indagini Molecolari: Non effettuate
Reazioni Macrochimiche: Non effettuate
News:
Autore Scheda: Andrea Cristiano   Autore Foto: Andrea Cristiano

Nota bene e raccomandazioni
I DATI RIPORTATI NELLA PRESENTE SCHEDA DERIVANO DALLO STUDIO MACROSCOPICO E MICROSCOPICO DEL FUNGO RACCOLTO DALL’AUTORE CONSULTANDO LA LETTERATURA DI SETTORE DISPONIBILE.GLI STESSI DATI VENGONO PUBBLICATI AI FINI DIVULGATIVI ED IN PARTICOLARE PER LA COMMESTIBILITA’ CHE, RICORDIAMO, PUO’ ESSERE DICHIARATA SOLO DALL’ISPETTORATO MICOLOGICO DELLA ASL O DA MICOLOGI ISCRITTI ALL’ALBO NAZIONALE, IL GRUPPO MICOLOGICO CECINESE E GLI AUTORI DELLE MEDESIME SCHEDE DECLINANO OGNI RESPONSABILITA’ DERIVANTE DA UN INAPPROPRIATO COMPORTAMENTO DI TERZI IN MERITO AL CONSUMO DEI FUNGHI.