"Quali sono i funghi che si possono mangiare? Tutti, indistintamente! Ma alcuni, una volta sola.

Micologia - Microscopia - Studio Schede Funghi
Gruppo Lavoro: Andrea CRISTIANO - Marco RAUMI - Carlo GIGLIO

Micologia - Microscopia Studio Schede Funghi

Micologia - Microscopia Studio Schede Funghi


Cortinarius scobinaceus  Malencon & Bertault  1970
sezione con stroma esposto
sezione con stroma esposto
ornamentazione stipite
Cappello/Carpoforo: Sporoforo di piccole dimensioni il cui pileo risulta da emisferico ad appiattito a volte presente un piccolo umbone non acuto , la cuticola si presenta ornata da diffuse fioccosità quindi da risultare feltrato , normalmente la corona periferica rimane liscia non solcata e il bordo regolare . Colore non ben definito da brunastro a bruno/rossastro .
Imenoforo: Costituito da lamelle non fitte , adnate smarginate , occasionalmente , negli esemplari molto maturi risultano subdecorrenti . Eteromorfe con il tagliente più chiaro rispetto alla faccia , ondulato e un po eroso . Dal colore brunastro che a maturazione evolvono verso il bruno/ruggine .
Stipite: cilindrico piuttosto esile adornato dal velo generale biancastro che da un colore più chiaro rispetto al pileo , a volte forma una calzetta a volte rimane a piccoli lembi quasi a formare un pseudoanello basso . Pieno , quando gli esemplari sono giovani e non deteriorati altrimenti farcito e presto cavo .Privo di bulbo basale .
Carne: la colorazione dello stroma risulta uniforme su tutta la sezione di colore bruno/rossastro cupo , la linea di "B" non si evidenzia per l'esigua carne presente nel pileo . Odore presente ma poco significativo , sapore mite .
Ambiente: Nei miei ritrovamenti risulta essere associato al Cistus sp. , cistete più o meno pure in ambiente di Macchia Mediterranea . Cistus monspeliensis e altri cisti di foglie più larghe . Gli autori della specie , riportano come ambiente boschi di natura mediterranea caldi con presenza di Pinus sp. e querce sempre verdi e logicamente di Cistus . Ritrovamenti presso le cistete di "Orbetello" (GR) su terreno sabbioso , cisteta di "Roselle" (GR) su terreno argilloso , cisteta di "Sticciano" (GR) e nelle garighe presso Piombino (LI).
Microscopia: Spore : da strettamente ellissoidali a fusoidi con apicolo decentrato e poco visibile , ornamentazione sporale che risulta al microscopio ottico 1000 ingrandimenti essere poco evidente costituita da una fine punteggiatura a verruche isolate . Le dimensioni già all'interno dello studio di un medesimo esemplare risultano molto variabili pur mantenendo il "Q" costante , però bisogna togliere le spore più piccole che risultano quasi ovoidi . Le max dimensioni da me registrate in varie raccolte in stazioni diverse risultano essere 12.5x6 (Orbetello) , 13.7-14x7.5-14x7-13.5x6.5 ( Sticciano) , 13x6.5-13.5x6.5 ( Roselle) , misure che mediamente oltrepassano le misure max riportate nella pubblicazione originale . L'imenoforo al microscopio risulta in soluzione koh 5% con elementi sterili e non , colorarsi il contenuto di bruno scuro mentre la trama lamellare risulta rimanere trasparente ialina . Il filo lamellare non è sterile e i cheilocistidi presenti si riscontrano più numerosi nella parte più vicina all'attaccatura del bordo del pileo , la forma viene proposta in foto sopra . In questa scheda vi è proposta anche la foto della micro della cutis .
spore fotografate a 1000 ingrandimenti
cheilocistidio evidenziato con la freccia
imenoforo in KOH al 5%
Commestibilità: No
Note: La specie è stata pubblicata nel 1970 in " Flores des Champignons du Maroc " I:541 ,la sua classificazione può essere riassunta come sottogenere Telamonia sezione Incrustati , il typus designato è conservato nell'erbario Malencon n° 214 . Vi sono attribuiti diverse entità sinonime di cui però bisognerebbe verificarne la similitudine con una indagine molecolare dei vari typus presi in esame , si rendono sinonimi le seguenti specie Cortinarius belleri , Cortinarius fusisporus , Cortinarius scobinaceus var. volvatus . Per quanto riguarda il Cortinarius scobinaceus var. cistohelvelloides , del quale ne coindivide il medesimo ambiente , si riconosce l'indipendenza per alcuni aspetti microscopici quali ad esempio la mancanza di cheilocistidi strutturati e per avere le spore notevolmente più piccole ed ellissoidali .
Indagini Molecolari:
Reazioni Macrochimiche: Effettuate le reazioni macrochimiche alla cutis ed allo stroma con l'ausilio del KOH al 5% . Le reazioni positive risultano bifasiche : cutis inizialmente rosso scuro per passare velocemente al nero , stroma inizialmente grigiastro per passare al nerastro .
micro della cutis
Reazione macrochimica del pileo e stroma in KOH al 5%
micro filo lamellare
News: Scheda N° 24
Autore Scheda: Raumi Marco    Autore Foto: Raumi Marco

Nota bene e raccomandazioni
I DATI RIPORTATI NELLA PRESENTE SCHEDA DERIVANO DALLO STUDIO MACROSCOPICO E MICROSCOPICO DEL FUNGO RACCOLTO DALL’AUTORE CONSULTANDO LA LETTERATURA DI SETTORE DISPONIBILE.GLI STESSI DATI VENGONO PUBBLICATI AI FINI DIVULGATIVI ED IN PARTICOLARE PER LA COMMESTIBILITA’ CHE, RICORDIAMO, PUO’ ESSERE DICHIARATA SOLO DALL’ISPETTORATO MICOLOGICO DELLA ASL O DA MICOLOGI ISCRITTI ALL’ALBO NAZIONALE, IL GRUPPO MICOLOGICO CECINESE E GLI AUTORI DELLE MEDESIME SCHEDE DECLINANO OGNI RESPONSABILITA’ DERIVANTE DA UN INAPPROPRIATO COMPORTAMENTO DI TERZI IN MERITO AL CONSUMO DEI FUNGHI.