"Quali sono i funghi che si possono mangiare? Tutti, indistintamente! Ma alcuni, una volta sola.

Micologia - Microscopia - Studio Schede Funghi
Gruppo Lavoro: Andrea CRISTIANO - Marco RAUMI - Carlo GIGLIO

Micologia - Microscopia Studio Schede Funghi

Micologia - Microscopia Studio Schede Funghi


Cortinarius diosmus  Kuner  1953
foto in ambiente
foto in ambiente
foto in studio
Cappello/Carpoforo: sporoforo di medie dimensioni corredato di un pileo semisferico , umbone a volte presente ma molto largo e dal bordo regolare , ornamentato da un velo bianco e persistente che nasconde la cutis dal colore rosa/arancio pallido . La superficie risulta liscia .
Imenoforo: Costituito da lamelle mediamente fitte , dal profilo leggermente ondulato , adnate smarginate dal colore arancio-cannella .
Stipite: Cilindrico , pieno , ingrossato alla base adornato per quasi la sua interezza dal velo generale che gli da una colorazione biancastra , abbondanti anche i residui del velo secondario . Anche in questo caso la colorazione del pileo sottostante il velo è rosa carnicina .
Carne: Presenta una colorazione a toni chiari e scuri , come se fosse marmorizzata , ocracea lasciando spazi biancastri . L\'odore non è molto significativo anche se alcuni autori lo definiscono come di Craterellus lutescens .
Ambiente: le mie raccolte corrispondono ad ambienti un po variegati , si passa dalla Macchia Mediterranea più o meno pura , fino alle Faggete dell\' Abetone (PT). Rimando alle note per maggiori dettagli in merito .
Microscopia: Spore : si registrano spore ellissoidali , largamente cilindriche a lacrimoidi , apicolate ma non papillate , a 1000 ingrandimenti si può notare la caratteristica della ornamentazione costituita in verruche più marcate e sporgenti verso la parte del polo germinativo . Le max dimensioni da me registrate sono , 9x6.5 / 9.8x5.5 .
spore
spore
spore con riferimento alla onramentazione
Commestibilità: No
Note: Il diosmus è un Cortinarius abbastanza ben riconoscibile già al momento della visione sul campo , per le sue caratteristiche sopra citate , il fatto è che Bon e Gauguè hanno descritto anche il Cortinarius diosmus var. araneosovolvatus , il quale cortinario viene associato ai boschi caldi mediterranei . Personalmente non ho avuto la sensazione , durante gli studi effettuati sia macroscopici microscopici e macroreazioni , di notare almeno un elemento distintivo fra la forma tipica e la sua varietà . Tale sensazione è avvalorata anche dal fatto che le molteplici citazioni e pubblicazioni dei 2 cortinari mostrano anch\'esse una similitudine di fatto . La inquadratura sistematica a mio avviso , quella meglio espressa è quella riportata in \" Cortinarius Flora Photographica \" Genere Cortinaruis , Sottogenere Telamonia , Sezione Malachii .
Indagini Molecolari:
Reazioni Macrochimiche: KOH cutis = grigioverdastro / KOH stroma della base del gambo = grigio
koh cutis
kon base del gambo
News: Scheda N° 44
Autore Scheda: Raumi Marco    Autore Foto: Raumi Marco

Nota bene e raccomandazioni
I DATI RIPORTATI NELLA PRESENTE SCHEDA DERIVANO DALLO STUDIO MACROSCOPICO E MICROSCOPICO DEL FUNGO RACCOLTO DALL’AUTORE CONSULTANDO LA LETTERATURA DI SETTORE DISPONIBILE.GLI STESSI DATI VENGONO PUBBLICATI AI FINI DIVULGATIVI ED IN PARTICOLARE PER LA COMMESTIBILITA’ CHE, RICORDIAMO, PUO’ ESSERE DICHIARATA SOLO DALL’ISPETTORATO MICOLOGICO DELLA ASL O DA MICOLOGI ISCRITTI ALL’ALBO NAZIONALE, IL GRUPPO MICOLOGICO CECINESE E GLI AUTORI DELLE MEDESIME SCHEDE DECLINANO OGNI RESPONSABILITA’ DERIVANTE DA UN INAPPROPRIATO COMPORTAMENTO DI TERZI IN MERITO AL CONSUMO DEI FUNGHI.